È il primo parroco della «S. Famiglia» al rione Luzzatti appena inaugurato. In condizioni precarie, si trova ad avviare da zero il lavoro pastorale. La parrocchia stessa è di nuova fondazione. C'è solo una cappella provvisoria, in via Taddeo da Sessa, con tre stanzette adibite di giorno a sale parrocchiali e di notte a camere da letto per i confratelli. La chiesa e la progettata opera giovanile sono al di là da venire. I disagi si protraggono tanto che la congregazione nel '30 pensa addirittura di ritirarsi da Napoli. Davvero pionieristica e intraprendente è quindi l'azione di p. Giacomo, che non per niente viene chiamato in seguito alla missione di primo parroco anche a Venezia e a Milano. Sono significative le testimonianze che vengono riportate. «Egli è di un cuore tutto sacerdotale e dotato di una spiccata attitudine per ogni opera giovanile che lo hanno reso carissimo specialmente al gran numero di fanciulli del rione...